Il Decimo Rapporto del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali sul bilancio del sistema pensionistico italiano, utilizza i dati INPS per analizzare la distribuzione delle pensioni in Italia, con particolare attenzione alla Sicilia e al Sud Italia.
Nel 2021, su un totale di 16.849.558 prestazioni IVS (anzianità/anticipate, vecchiaia, invalidità e superstiti), la stragrande maggioranza, ovvero 16.474.539, è stata destinata ai pensionati residenti in Italia, mentre 375.019 sono andate a persone residenti all’estero.
Le pensioni di anzianità e anticipate
Lo studio rileva che le pensioni di anzianità o anticipate sono più comuni al Nord Italia, rappresentando il 58,3% del totale. La regione Lombardia, con il 20,1%, è in testa, seguita da Veneto (10,2%), Emilia-Romagna e Piemonte (9,9% ciascuno). Al Sud Italia, con il 21,4% del totale delle prestazioni di anzianità, ci sono sfide legate a livelli di occupazione più bassi e carriere frammentate, con Calabria (1,9%), Basilicata (0,7%) e Molise (0,5%) alle estremità. Sicilia (4,6%), Puglia (4,7%) e Campania (4,8%) si collocano a metà della classifica.
Le pensioni di vecchiaia
Secondo il Rapporto Itinerari Previdenziali, le pensioni di vecchiaia sono principalmente erogate al Centro-Nord. Il dato del Mezzogiorno d’Italia mette in luce che la Campania è leader con il 7,4%, seguita dalla Sicilia (6,5%) e dalla Puglia (6,1%).
Le pensioni di invalidità e ai superstiti
Nel Mezzogiorno d’Italia, in cui risiede il 33,6% della popolazione, si concentra il maggior numero di pensioni di invalidità previdenziale (46%). La Campania (11,2%), la Puglia (10,2%) e la Sicilia (9) si distinguono. Le pensioni ai superstiti sono prevalentemente nel Nord, con la Lombardia in testa (16,2%).
In generale, il Rapporto Itinerari Previdenziali rileva che il tasso grezzo di pensionamento in Italia (cioè il numero dei pensionati ogni mille residenti) è pari a 27,9 con variazioni significative tra le tipologie di pensioni e le regioni.