È stato presentato il XXIII rapporto annuale dell’Inps che ha evidenziato alcuni dati rilevanti sul sistema pensionistico italiano.
- La spesa per pensioni ha raggiunto i 347 miliardi di euro, con un’età media effettiva di pensionamento di 64,6 anni;
- Aumento del 7,1% degli assegni pensionistici, legato all’inflazione, mentre i pensionamenti anticipati sono diminuiti del 15,5%;
- Crescita dei trattamenti pensionistici assistenziali: +5,4%, rappresentano l’8% del totale;
- Numero totale di pensionati in Italia: 16,2 milioni;
- L’età di uscita dal lavoro, nel confronto internazionale, è in linea con gli Paesi UE;
- Incidenza della spesa pensionistica sul PIL: 16,3% nel 2021, secondo Eurostat;
- Tasso di sostituzione della pensione rispetto all’ultima retribuzione: 15 punti percentuali sopra la media europea;
- “Gender gap” pensionistico: reddito medio da pensione per gli uomini superiore del 35% rispetto alle donne.
Secondo il presidente INPS Gabriele Fava, i conti previdenziali sono in equilibrio nel breve-medio termine, a condizione che aumentino i giovani e le donne nel mercato del lavoro e si rafforzi la previdenza complementare, considerando l’aumento delle pensioni basate sul sistema contributivo.