Perequazione delle pensioni: la Corte Costituzionale conferma l’efficacia della normativa vigente

Con la recentissima sentenza 14 febbraio 2025, n. 19 la Corte costituzionale è tornata sul tema della perequazione confermando l’efficacia della normativa vigente.
La Corte, infatti, ha dichiarato la non fondatezza – in riferimento agli artt. 3, 4, comma 2, 36, comma 1, e 38, comma 2, Cost. – delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 309, della L. n. 197/2022 (legge di bilancio per il 2023) e dell’art. 69, comma 1, della L. n. 388/2000 (legge finanziaria per il 2001), entrambe incidenti sui meccanismi di adeguamento degli assegni pensionistici alle variazioni del costo della vita, poiché il meccanismo preso in esame non comporta l’effetto di paralizzare, o sospendere a tempo indeterminato, la rivalutazione dei trattamenti pensionistici, neanche di quelli di importo più elevato, risolvendosi viceversa in un mero raffreddamento della dinamica perequativa, attuato con indici graduali e proporzionati.

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