Legge di Bilancio in Gazzetta Ufficiale: le novità per lavoro e previdenza

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 213, che riguarda il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.

Paragrafo 1: Proroga del Taglio del Cuneo Fiscale per il 2024
Il provvedimento principale in materia di lavoro e previdenza (a parte la perequazione delle pensioni, sulla quale si tornerà) è la proroga per il 2024 del taglio del cuneo fiscale: infatti, il comma 15 della legge estende, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, lo sgravio sui contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, ad eccezione dei lavoratori domestici.
La misura prevede una riduzione contributiva del 6% per coloro la cui retribuzione imponibile non supera i 2.692 euro mensili (35.000 euro annui lordi). Il taglio sale al 7% per coloro che percepiscono un reddito non superiore a 1.923 euro al mese (25.000 euro annui lordi). La retribuzione imponibile è calcolata su una base mensile, considerando tredici mensilità. L’esonero non influisce sul calcolo della tredicesima.

Paragrafo 2: Accorpamento del Primo e Secondo Scaglione dell’Irpef dal 2024
Inoltre, a partire dal 2024, verranno accorpati il primo e il secondo scaglione dell’Irpef: in questo modo, si estende di fatto il primo scaglione, quello che prevede una tassazione al 23% per i redditi fino a 15mila euro.
Con l’accorpamento si pagherà il 23% fino a 28mila euro di reddito. Scompare, quindi, la seconda aliquota al 25% mentre rimangono invariate le due successive al 35 e 43%.  Questa misura è contenuta nel DLgs. 216/2023.

Paragrafo 3: Novità nel Sistema Previdenziale per il 2024
Per quanto riguarda il sistema previdenziale, la nuova Legge di Bilancio ha prorogato per tutto il 2024, con alcune rivisitazioni, gli strumenti di anticipo pensionistico già esistenti: con Quota 103, sarà possibile andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contributi, ma l’assegno pensionistico sarà calcolato con il metodo contributivo e limitato a circa 2.250 euro mensili. Nel 2024 sarà ancora possibile anticipare la pensione con Ape sociale, con requisiti di accesso anagrafico fissati a 63 anni e 5 mesi. Confermata anche Opzione Donna con la platea che può accedervi sostanzialmente uguale a quella del 2023, ma cambia la soglia anagrafica, che cresce a 61 anni. Questa soglia scende a 60 anni in presenza di un figlio e a 59 anni con più figli. Restano necessari anche almeno 35 anni di contribuzione. Solo l’istituto di Opzione Donna risulta in atto applicabile al sistema previdenziale della Regione Siciliana.

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